Non tutte le deleghe per la riforma dell’ordinamento penitenziario, conferite al Governo dalla legge n. 103 del 2017, sono state esercitate. In particolare, con il cambio di legislatura, la nuova maggioranza ha ritenuto di non esercitare la delega per la revisione delle modalità e dei presupposti di accesso alle misure alternative, nell’ottica di una loro più ampia applicazione (art. 1, comma 85, lett. b) e la delega per la revisione del sistema delle preclusioni all’accesso ai benefici penitenziari (lett. d) ed e).

Non sono state, inoltre, esercitate le deleghe relative:

  • alla giustizia riparativa e alla mediazione reo-vittima, quali momenti qualificanti del percorso di recupero sociale sia in ambito intramurario sia nell’esecuzione delle misure alternative (lett. f). Sullo schema di decreto legislativo A.G. n. 29, trasmesso dal Governo Gentiloni il 21 maggio 2018, la Commissione Giustizia della Camera aveva infatti espresso – il 10 settembre 2018 – parere contrario;
  • all’affermazione del diritto alla affettività (lett. n);
  • alla tutela del rapporto tra detenute e figli minori (let. s);
  • alla tutela della libertà di culto (lett. v).

Di seguito i decreti legislativi n. 121, 123 e 124 del 2 ottobre 2018.

https://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/2018/10/26/18G00147/sg

https://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/2018/10/26/18G00149/sg

https://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/2018/10/26/18G00150/sg